Illustre ed antichissima famiglia piemontese il cui nome è collegato alla importante ed estesa località (quartiere) di Ongran (posta nel territorio nizzardo nei pressi di Peille), ove la famiglia risiedette, esercitando giurisdizione sulle terre circostanti, fino al XV° sec. circa.
Il nome di detta località figura in antichissime
carte : nell’840 troviamo in una carta dell’archivio dell’abazia di San Ponzio
che una delle terre del contado di Cimela, a levante di Toetto, si denominava
“Ongraniaco” (in tempi più bassi chiamata “Ongranium”); una carta del 1078
circa fa menzione di molte chiese sottoposte alla giurisdizione ed al dominio
dei Monaci di S. Ponzio, fra le quali viene citata
Primo personaggio di questa famiglia di cui si abbia notizia è Amedeo (firmatario di un atto di donazione del 1144), seguace di Guglielmo conte di Ventimiglia. Bertrando (1272) ereditò le terre di Guglielmo di Peglia (Peille) ove, dopo l’assassinio di Guglielmo di Ongran, la famiglia si trasferì, avendole la gente di Peglia ivi costruita una nuova dimora; dopo la distruzione del castello di Ungran , il relativo territorio fu unito a quello di Peglia, mantenendo comunque fino ad oggi la sua originaria denominazione (località e Passo di Ongran).
Nel corso del 16° secolo a seguito di una catastrofe avvenuta a Peglia la famiglia si trasferì a Saint Sauveur sur Tinee, ove rimase fino ai primi dell’800 (epoca alla quale prese stabile dimora in Nizza): sempre qualificati "nobili", i suoi componenti furono notai, sindaci, sacerdoti, priori, ricchi negozianti. La famiglia aveva ottenute patenti di nobiltà anche da Carlo 7° Re di Francia in ricompensa dei prestiti di denaro fatti al governo.
Tra gli altri personaggi di questa famiglia citiamo: Onorato
(1540) Giacomo (1600), Giannino (1639), Giuseppe (1678), Luigi (1700). Giuseppe
Antonio, figlio di Ludovico, ricco commerciante di legno, fu investito con i
suoi successori dal Duca di Savoia di un feudo in S.Salvatore il 6 Settembre
1760; morì nel 1765 lasciando considerevoli fondi alla chiesa del suo paese
(dove esiste ancora un banco con lo stemma di famiglia, una pianeta stemmata ed
un turibolo d’argento pure con stemma) ed ebbe sepoltura nella chiesa di S.
Francesco d’Assisi in Nizza( dove si era trasferito nel 1740-50), nel monumento
sepolcrale da lui fatto erigere e concesso a lui e suoi successori ( la chiesa
fu poi distrutta durante la rivoluzione francese): dal
Pietro
Giuseppe Antonio (n.
Con Giuseppe
(n.1852, m. 1898), figlio del precedente e sposo in prime nozze di Maria Seassau,
si estinse la linea maschile della famiglia (dalla seconda moglie Maria Galea
dei baroni della Maddalena ebbe due figlie, Rita e Vittoria). Sulla facciata
del suo palazzo, in Piazza Massena
La Famiglia d’Ongran è “quarto” ricevuto nel S.M. Ordine di Malta nel processo del Conte Alessandro Mariotti Solimani, cav. d'on.e dev. (26.4.1991).
Arma troncato:al I° d'azzurro al mastio d'argento, fortificato di due torri merlate con un crescente montante dello stesso nel punto del capo; al 2° di rosso alla stella d'argento accostata da due fiordalisi d'oro, colla fascia indivisa d'oro attraversante sulla partizione. |
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